Wilhelm Reich libertario?

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COD: 9791259900906
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Numero di pagine: 224
Note sull'autore
Andrea Pitto, laurea in Filosofia con indirizzo epistemologico e cognitivo e in Medicina e Chirurgia, vive a Genova dove lavora, studia e scrive. Si occupa della correlazione tra personalità, malattie, strutture sociali e politica. Ha pubblicato, oltre a vari articoli nel suo blog (andreapitto.wordpress.com), il romanzo giovanile ‘Era buio e pioveva’, Robin, 2011; ‘Jung e Reich. Freud e i suoi discepoli. Eresia. Misticismo. Energia. Nazismo’, Mimesis, 2014; ‘Wilhelm Reich e il freudo-marxismo. Psicoanalisi e politica’, Unicopli, 2017; ‘Pandemia e psicopolitica. Ipercapitalismo, medicina, filosofia’, Guida Editori, 2020; ‘Il mondo come ribellione e reazione. Homo pandemicus e teorie della cospirazione nel tardocapitalismo’, Transeuropa, 2022; ‘Fenomenologia del tardocapitalismo. Homo custoditus, sorveglianza, cospirazione, guerra’, Transeuropa, 2022; ‘Jung l’eretico’, Transeuropa (in corso di pubblicazione).

Descrizione

Il pensiero di Wilhelm Reich ha influenzato molti movimenti politici di matrice marxista e persino il femminismo. Anche i vari orientamenti dell’anarchismo hanno attinto alle sue analisi psicologiche e sociali. Negli anni Sessanta e Settanta egli divenne un punto di riferimento imprescindibile per quanti coniugavano la lotta alla repressione sessuale a quella sociale. La storica della psicoanalisi, Silvia Vegetti Finzi è convinta che Reich, in fondo, si configuri come un rivoluzionario di matrice anarchica. Questo libro non intende formulare una risposta esauriente al quesito posto nel titolo, tenta di fornire soltanto nozioni impressioniste riguardo al substrato anarchico-libertario del pensiero di Reich, attingendo agli esigui riferimenti che si conoscono a tal proposito. 

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