Descrizione
«Il sintomo di un’epoca in cui il reale è più fittizio dell’immaginario.»
Cosa accade quando uno scrittore volge la cronaca in racconto?
Riflettere su questo tema significa cominciare finalmente a estendere quella «narratologia ristretta» (Genette), imperniata su un privilegio esclusivo del romanzo, che ormai appare improponibile.
Negli esiti migliori, gli artifici della non-fiction restituiscono (in)credibilità alla finzione, la espongono alle ordinarie interferenze del caso, così come le strategie della fiction rendono più vere le memorie o l’evento, conferendo loro quel gradiente di verità che la semplice informazione non possiede. Nell’era della simulazione e dell’agonia dei referenziali forti, non è più la finzione in cerca di autenticità, ma l’autenticità in cerca di finzione.
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