Descrizione
Se il primo anno di pandemia si è tenuto all’insegna della “guerra al Covid”, il secondo si è incentrato sul vaccino come unico rimedio possibile, scatenando la relativa “guerra ai novax”. Ma a partire dal 24 luglio 2021, l’Italia conosce per la prima volta le proteste di un massiccio movimento di piazza che si oppone al “Green Pass all’italiana”: l’autore alterna l’analisi storiografica della progressione legislativa in materia socio-sanitaria – già avviata nel precedente volume “La peste e la rivoluzione”, relativo al primo anno di pandemia e di lotta libertaria –, alle testimonianze dirette del dramma in cui viene precipitata un’intera categoria di persone, oppresse da un obbligo che non intendono accettare.
Il libro descrive il modo in cui cambiano le loro vite – tra vessazioni nei luoghi di lavoro e in ospedale, minacce, sospensioni, disperazione e volontà di riprogettare il futuro in una società solidale –, con riferimenti puntuali ai protagonisti della lotta su scala regionale e nazionale: dal fallimento del portuale Stefano Puzzer al suicidio dello scrittore Vitaliano Trevisan, fino alle riunioni notturne con Moreno Pasquinelli (Fronte del Dissenso), Ugo Mattei (CLN), Francesca Donato (Eurexit), Pino Cabras (Alternativa c’è), Francesco Toscano (Ancora Italia), Luca Teodori (M3V), trovano spazio anche diversi retroscena della battaglia politico-sociale in corso e a cui lo stesso autore partecipa come rappresentante dell’associazione socio-culturale Rivoluzione Allegra e quale editore d’area.
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