Descrizione
Definito da Marco Cinque “terrorista dei versi” Andrea Garbin torna, con questi sette nuovi canti, ad ampliare la sua opera in continua espansione dei “Canti di confine”.
Muri fisici, muri invisibili, la rinascita delle destre, anticapitalismo e antifascismo sono le tematiche fondanti di quest’opera poetica che non teme il dolore nudo della verità. Il caso Riace, il muro di Orban, la pandemia, alcuni dei temi più recenti. “In un’epoca in cui le ideologie sono state consegnate al cestino della storia” – scrive il grande poeta americano Jack Hirschman – “si riconosce in Garbin un poeta che non teme di dare un nome ai nemici della gente e ad offrire, al contempo, i sentimenti di amicizia e fratellanza che sfidano il degrado e resistono a ogni tentativo di rendere gli esseri umani inferiori più di quanto non siano in modo innato”.
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