Descrizione
1903. Nuova York. Lo scienziato Toby Holker convince l’amico James Brandok, ricco e annoiato, ad accompagnarlo in un’avventura fantascientifica: grazie a una strana pianta esotica che sospende le funzioni vitali, riescono a viaggiare nel tempo, per risvegliarsi nel terzo millennio. Ad attenderli, un mondo popolato da macchine volanti, treni ad aria compressa, città sottomarine, bombe deterrenti, cinegiornali casalinghi e molte altre meraviglie tecnologiche. Un futuro dominato dalla tensione elettrica e da una frenesia di vita cui i due avventurieri del passato non sembrano in grado di adattarsi. E l’utopia perfetta di cui gli uomini del Duemila sono così fieri nasconde forse una repressione sottile, una solitudine silenziosa dell’umanità.
Un romanzo che, preannunciando la fantascienza, ci racconta molte cose sul presente in mutazione degli inizi del Novecento, le cui inquietudini si allungano fino a quel futuro sognato – ormai diventato il nostro presente.
Citazione dal testo
L’ultima guerra combattuta fra le nazioni americane ed europee è stata terribile, spaventevole, è costata milioni di vite umane. Oggi noi possediamo degli esplosivi capaci di far saltare una città di qualche milione di abitanti; delle macchine che sollevano delle montagne; possiamo sprigionare colla semplice pressione del dito una scintilla elettrica trasmissibile a centinaia di miglia e far scoppiare qualsiasi deposito di polvere. Una guerra, al giorno d’oggi, segnerebbe la fine dell’umanità. La scienza ha vinto ormai su tutto e su tutti.
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