Descrizione
La donna a cui è dedicata questa silloge, Elisa, è una figura femminile realmente esistente: l’incarnazione dei palpiti amorosi, colei che fa vibrare le corde del cuore al poeta milanese Marco Galvagni che sa benissimo essere destinata a lui per un gioco magico del destino. Magia ve n’è in abbondanza in queste poesie, in particolare nella terza sezione dove la proiezione futura delle velleità di Marco Galvagni trasmuta l’astrazione dei desideri in realtà. Se in poesia esiste una tangenza fra universo esteriore e mondo interiore dell’io narrante in questa silloge tale tangenza diventa osmosi, emblema rivelatore d’un’anima dai connotati onirici. Lo stile non è né classico né postmoderno bensì tradizionale ed esprime una voce unica, tagliente e coraggiosa del nostro panorama poetico.
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