Descrizione
Questa silloge assume la duplice funzione di specchio e finestra, poiché è caratterizzata da un costante alternarsi di sguardi rivolti all’anima e sguardi rivolti al mondo, a ciò che ci possiede e a ciò che ci circonda.
Il continuo intrecciarsi di versi che riflettono i più intimi pensieri e il vissuto di un giovane uomo con versi che tentano di dare un senso a ciò che vede attorno a sé, è un leitmotiv dell’opera.
Nel sogno e nel disincanto, nel silenzio e nel caos, nella felicità e nella sofferenza, il filo conduttore resta sempre e comunque l’amore per la vita, che non si traduce in un morboso attaccamento a quest’ultima, bensì in una presa di coscienza che il privilegio di vivere debba essere coltivato nei frangenti più bui dell’esistenza.
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